RECENSIONE | Vita da cane di Mr. Dailom
Davide Di Bartolomeo, conosciuto con lo pseudonimo di Mr Dailom, classe 1988, nasce a Besozzo, un piccolo paese della provincia varesina.
Negli anni affina la tecnica, delineando uno stile tutto suo e divenendo il “Killer taciturno” che in silenzio sviluppa il suo pensiero, per esplodere poi sul microfono, infrangendo le barriere tra vecchia e nuova scuola. Un nome da Re per un ragazzo che è partito alla conquista del suo trono.
“Vita da cane” è il suo secondo album, dopo “Sulle mie gambe” del 2016. Il lavoro racchiude ben 14 brani e, come il precedente, esce sotto l’etichetta Latlantide. La copertina raffigura il rapper in primo piano, con un’auto sullo sfondo, il tutto dominato da una forte luce di colore rosso.
A differenza del primo lavoro, nel quale l’artista trattava principalmente il tema di palco e gavetta, nel nuovo disco affronta invece tematiche molto più personali.
Prende così vita un capolavoro contorto, di una potenza verbale inaspettata. Un lavoro in cui non si trovano rime e testi scontati, come ci si potrebbe aspettare da un rapper emergente. Rabbia si ma ben dosata, voglia di rivalsa ma sempre con il rispetto per le proprie origini, temi crudi e parole forti che però non lo fanno mai apparire come un “cattivo ragazzo” ma solo come un guerriero che sa da dove viene e sa bene dove vuole arrivare. Sbruffone al punto giusto, veste una corazza da ragazzo freddo ed insensibile ma la sua è una difesa, non un attacco. Sentimenti e valori come amicizia, rispetto ed amore traspaiono tra le righe dei suoi testi e si fanno prepotentemente strada, pronti per essere compresi solo da un orecchio attento.
Il miracolo avviene ascoltando la traccia 9, dal titolo “Chi sono”. Ecco che all’improvviso la corazza cade e finalmente, cuffie nelle orecchie, una lacrima scorre sul viso di chi, dalla prima traccia, attendeva, certo che il momento sarebbe arrivato. In queste barre emergono tutto l’orgoglio per le proprie umili origini meridionali ed il rispetto, misto a gratitudine, per la propria famiglia.
Un mix fra amore ed odio quindi, un dualismo di tematiche, mood descrittivo e suoni, che solo apparentemente divide a metà l’intero disco.
Beat mai noiosi, neppure nei pochi momenti romantici e rime chiuse in maniera eccellente ed a volte inaspettata, che tengono sempre alto il livello di attenzione di chi ascolta.
“Vita da cane” non segue la moda del momento, rispecchia invece l’impeto creativo e la personalità di un artista che crede fermamente nell’importanza dell’indipendenza creativa e che sente come un dovere l’opportunità, che la vita gli sta dando, di far sentire la propria voce.
Se volete del buon rap ascoltate Mr Dailom, perché “l’amore non è una sconfitta ma un sentimento vincente”.